Background: La chemioradioterapia neoadiuvante è il trattamento standard per gli adenocarcinomi esofagei localmente avanzati (EAC). Si ritiene che la risposta patologica sia un importante fattore prognostico. Gli obiettivi di questo studio erano determinare la frequenza della risposta completa e confrontare la sopravvivenza dei responder completi e incompleti nello stadio III EAC.,
Metodi: È stata eseguita una revisione retrospettiva di tutti i pazienti in stadio III sottoposti a terapia neoadiuvante seguita da esofagectomia tra il 1999 e il 2015. I pazienti sono stati classificati in pazienti con risposta completa (pCR) rispetto a pazienti con risposta incompleta (pIR).
Risultati: sono stati inclusi 110 pazienti. La chemioterapia neoadiuvante è stata applicata in 25 (23%) e la chemioradioterapia in 85 (77%) pazienti. La risposta patologica è stata completa nel 25% (n = 27) ed è stata più comune dopo chemioradioterapia. L’intervallo F/U medio è stato di 36 mesi (0,3-173)., C’è stata una differenza significativa nella sopravvivenza globale tra i responder completi e incompleti (p = 0,036). La sopravvivenza mediana nel gruppo pIR è stata di 24,4 mesi e la sopravvivenza mediana non è stata raggiunta durante il tempo di osservazione nella pCR. Il tasso di sopravvivenza a 3 anni è stato del 70% nella pCR e del 40% nella pIR (p = 0,01). Linfonodi positivi (ypN+) erano presenti in 56 pazienti (51%). Il tasso di sopravvivenza a 3 anni è stato del 59% nella PIR con ypN0 e del 29% nella pIR con ypN+ (p = 0,005).,
Conclusioni: La risposta completa alla terapia neoadiuvante ha una sopravvivenza complessiva e a 3 anni significativamente migliore dopo esofagectomia rispetto alla risposta incompleta. Nei pazienti con risposta incompleta, la malattia linfonodale residua è stata associata a una sopravvivenza significativamente peggiore. Questi risultati suggeriscono che il grado di risposta patologica e lo stato linfonodale sono i principali fattori prognostici per la sopravvivenza nei pazienti con EAC con malattia di stadio III.