Guidare, in psicologia, un urgente bisogno di base che preme per la soddisfazione, di solito radicato in qualche tensione fisiologica, carenza o squilibrio (ad esempio, fame e sete) e spinge l’organismo all’azione. Alcuni ricercatori hanno usato il termine bisogno come sinonimo, sebbene altri distinguano tra bisogno come stato privato e unità come sue manifestazioni psicologiche (ad esempio, tensione e attività irrequieta o diretta all’obiettivo). Gli psicologi distinguono anche tra pulsioni innate e direttamente correlate ai bisogni fisiologici di base (ad es.,, cibo, aria, e acqua) e le unità che vengono apprese (ad esempio, tossicodipendenza). Tra le altre unità o bisogni che sono stati proposti sono realizzazione, attività, affetto, affiliazione, curiosità, eliminazione, esplorazione, manipolazione, maternità, evitamento del dolore, sesso e sonno.
Negli Stati Uniti del 1940., lo psicologo Clark Hull ha proposto una teoria di riduzione dell’apprendimento. Nella sua forma più semplice, la teoria sosteneva che non si verificava alcun apprendimento a meno che un’unità producesse tensione e spingesse l’organismo in attività per procurarsi una ricompensa che ridurrebbe l’unità e soddisfacesse il suo bisogno fisiologico correlato. Ricerche successive suggeriscono, tuttavia, che l’apprendimento può verificarsi anche in assenza di qualsiasi unità. Vedi anche motivazione.