Obiettivo: determinare se i pazienti con prediabete possono essere identificati con precisione e facilità in contesti clinici utilizzando un modello clinico predittivo e di laboratorio.
Metodi: Questo studio retrospettivo ha esaminato i dati demografici e di laboratorio di pazienti sottoposti a test di glucosio di 2 ore per sospetto prediabete o diabete tra il 2000 e il 2004. I pazienti che hanno soddisfatto i criteri diagnostici per il diabete mellito sono stati esclusi., Prediabete è stata definita come una concentrazione di glucosio a digiuno > o = a 100 mg/dL e < o = 125 mg/dL o 2 ore di concentrazione di glucosio post-prandiale > o = 140 mg/dL e < 200 mg/dL. La regressione logistica multivariata è stata condotta per identificare attributi clinici e di laboratorio calcolati o misurati che predicono la presenza di prediabete, inclusi quartili di insulina a digiuno, valutazione del modello di omeostasi della resistenza all’insulina (HOMA-IR) e indice di controllo quantitativo della sensibilità all’insulina.,
Conclusioni: Il modello più robusto, che utilizzava livelli di insulina a digiuno, può fornire la massima utilità come strumento clinico perché i quartili più alti suggeriscono una probabilità significativamente maggiore di identificare i prediabeti.