Ogni anno, milioni di pellegrini sciiti visitano il santuario di una delle loro figure più venerate – Hussein, nipote del profeta Maometto – per piangere l’anniversario della morte di Hussein nel giorno dell’Ashura, che cade oggi., Mentre l’Ashura è sacra per tutti i musulmani, è particolarmente importante per gli sciiti, illustrando alcune delle differenze tra musulmani sciiti e sunniti.
Hussein è stato ucciso in una battaglia per la successione del califfo, o leader della comunità musulmana, il conflitto al centro dello scisma tra sunniti e sciiti, e l’Ashura è stata spesso occasione di tensioni settarie. Negli ultimi anni, gli attacchi alle processioni sciite e ai raduni che segnano l’Ashura sono stati frequenti, specialmente in Iraq, il luogo moderno della morte di Hussein nella battaglia di Karbala., Quest’anno non fa eccezione.
Un sondaggio del Pew Research Center rileva che, mentre i sunniti e gli sciiti del mondo condividono molte somiglianze, ci sono differenze significative tra i gruppi su alcune pratiche religiose.
Alla domanda se sia accettabile nell’Islam visitare santuari di santi musulmani, i musulmani iracheni sono divisi lungo linee settarie, con gli sciiti quasi unanimi nella loro approvazione (98%), rispetto a circa due terzi dei sunniti (65%) che dicono che è accettabile.,
Allo stesso modo, nel vicino Iran, la stragrande maggioranza degli sciiti iraniani (89%) afferma che è accettabile visitare i santuari dei santi, ma solo il 28% dei sunniti è d’accordo. In alcuni paesi con pochissimi sciiti, i musulmani sunniti accettano ancora meno tali pratiche: appena il 4% dei sunniti egiziani e il 3% dei sunniti giordani affermano che visitare i santuari è consentito.
Tuttavia, i sondaggi hanno rilevato che sunniti e sciiti in Afghanistan, Azerbaigian, Iran, Iraq e Libano sono uniti dalla loro fede nei principi chiave dell’Islam, con una credenza quasi universale in Dio e nel profeta Maometto., I livelli di pratica religiosa variano più per paese che per setta, con sunniti e sciiti che vivono fianco a fianco in gran parte rispecchiandosi a vicenda nei loro tassi di digiuno e preghiera quotidiana.