Le figlie di Lot

Le figlie di Lot sono quattro donne, due persone senza nome nel Libro della Genesi e altre due, tra cui Paltith, nel Libro di Jasher.

Gentileschi, Artemisia – Lot e le sue Figlie – 1635-1638

Lot e le sue figlie, di Peter Paul Rubens

Solo due figlie sono menzionati in Genesi 19, mentre Lot e la sua famiglia sono in Sodoma., Due angeli arrivano a Sodoma, e Lot mostra loro ospitalità. Tuttavia, gli uomini (e i ragazzi) della città si riuniscono intorno alla casa di Lot e chiedono che dia loro i due ospiti in modo che possano conoscerli. In risposta, Lot offre alla folla le sue due figlie, notando che sono vergini. La folla rifiuta l’offerta di Lot, e gli angeli li colpiscono con la cecità, e poi avvertono Lot di lasciare la città prima che venga distrutta.

Genesi 19: 14 indica che Lot ha dei figli., Il testo ebraico indica che sono sposati con le figlie di Lot, mentre NIV interpreta l’espressione come “promesso di sposare” le sue figlie vergini. Robert Alter suggerisce che il versetto 19: 15 (“le tue due figlie che rimangono con te”) indica che le due figlie vergini di Lot se ne andarono con lui, ma che aveva altre figlie sposate che rimasero con i figli.

La moglie di Lot si trasforma in una colonna di sale, ma Lot e le sue figlie scappano a Zoar, e finiscono per vivere in una grotta tra le montagne., In Genesi 19: 30-38 le figlie di Lot fecero ubriacare il padre e per due notti consecutive fecero sesso con lui a sua insaputa. Sono rimaste entrambe incinte. La figlia maggiore ha dato alla luce Moab, mentre la figlia minore ha dato alla luce Ammon. Alcuni dicono che le figlie di Lot potrebbero aver temuto che fossero gli ultimi umani sulla Terra e volevano preservare la razza umana, tuttavia questa prospettiva è illogica perché sapevano che le persone vivevano nel vicino villaggio di Zoar.

Molti studiosi hanno tracciato una connessione tra gli episodi delle figlie di Lot., Secondo Robert Alter questo episodio finale ” suggerisce la giustizia misura per misura inflitta per la sua offerta avventata.”

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