Sotto la crosta terrestre, il guscio duro più esterno che costituisce solo l ‘ 1% del volume del pianeta, si trova uno strato caldo e viscoso di roccia chiamato mantello.
Insieme, la crosta e la parte superiore del mantello — chiamata litosfera — sono dove si verificano i processi geologici più importanti, come la costruzione di montagne, i terremoti e la fonte dei vulcani., La lenta zangolatura e ribaltamento del mantello è ciò che guida i movimenti delle placche tettoniche della Terra.
Nuovi metodi di osservazione utilizzando i satelliti stanno aiutando gli scienziati a saperne di più su questo importante strato dell’interno della Terra e dove inizia in diverse regioni del pianeta.
Il mantello era completamente sconosciuto alla scienza solo un secolo fa, fino a quando il sismologo croato Andrija Mohorovicic notò nel 1909 che le onde sismiche dei terremoti cambiavano velocità a circa 30 miglia (50 chilometri) sotto la superficie del pianeta., Il punto di questo improvviso cambiamento segna il confine tra la crosta e il mantello, noto in onore di Mohorovicic come discontinuità Mohorovicic, o Moho.
Ancora oggi, il Moho è difficile da studiare, con i geologi che utilizzano due metodi principali: sismico e gravimetrico.
Sismico è il modo in cui Mohorovicic ha appreso per la prima volta dell’esistenza del Moho: vedere come le onde sismiche alterano la loro velocità e direzione mentre si spostano da uno strato della Terra a un altro., Le onde cambiano perché le proprietà delle rocce che attraversano cambiano, proprio come il modo in cui la luce si piega mentre viaggia attraverso un cristallo.
La gravimetria esamina l’effetto gravitazionale che le rocce sotto diverse parti della Terra hanno a causa delle loro diverse densità che a loro volta sono il risultato di diverse composizioni rocciose.
Ma i modelli del Moho realizzati con entrambi i metodi sono generalmente limitati dalla scarsa copertura dei dati., Ora, un nuovo sforzo utilizzando l’approccio gravimetrico con i dati del satellite gravitazionale GOCE dell’Agenzia Spaziale europea ha ora generato la prima mappa globale ad alta risoluzione del confine tra crosta terrestre e mantello.
Il progetto — noto come GEMMA (per GOCE Exploitation for Moho Modelling and Applications) — utilizza i dati più diffusi e omogenei di GOCE per fornire uno sguardo molto più chiaro su dove si trova il Moho.
La mappa mostra che il Moho esiste a una profondità di circa 40 miglia (70 km) sotto le regioni montuose come l’Himalaya, ma è a una profondità molto più bassa di 6 miglia (10 km) sotto gli oceani.
Questa storia è stata fornita da OurAmazingPlanet, un sito gemello di LiveScience.,